Il viaggio che conduce a Tempio anticipa la bellezza di questa città. Si alternano, infatti, sugherete, colline e pianure dai tipici colori della macchia mediterranea, che a tratti sembrano paesaggi sconfinati, incorniciati dagli altipiani e dalle imponenti rocce granitiche. Questa particolarità territoriale può essere ammirata dal Monte Limbara, ad un’altezza di circa 1300 mt. e proprio ai piedi di questa montagna sorge Tempio Pausania.

La posizione della città, nell’antichità, è stata considerata particolarmente strategica come testimoniano i resti del Nuraghe Majori e del Nuraghe Izzana.
Il centro storico è caratterizzato da vie ed edifici in granito ed è per questo motivo che Tempio viene chiamata città di pietra: la Cattedrale di San Pietro, le chiese del Purgatorio e del Rosario sono solo alcuni esempi di costruzioni granitiche.
Oltre agli edifici sacri, come quelli appena citati, i luoghi che racchiudono l’importanza della città nella storia sono altri, il Teatro del Carmine costruito nel 1928, nato per promuovere la cultura e la Stazione ferroviaria, oggi in uso per soli scopi turistici, arricchita all’interno dalle opere di Giuseppe Biasi. Ulteriori siti di grande interesse sono il Parco delle Rimembranze, il Chiostro degli Scolopi, Via Mannu un tempo la via dei nobili e le fonti di Rinaggju con la loro acqua oligominerale che sgorga pura dalla roccia granitica.
Tempio è stata culla di personalità importanti, Bernardo De Muro famoso tenore, Gavino Gabriel musicista e studioso delle tradizioni popolari, Nino Visconti Giudice di Gallura, addirittura menzionato da Dante nella Divina Commedia.
Fabrizio De Andrè, affascinato dalla suggestiva campagna tempiese, fu un altro dei personaggi illustri che scelse Tempio come sua dimora, a lui ogni anno è dedicato un festival.
Altri eventi caratteristici animano la vita tempiese, le manifestazioni religiose di San Pietro e Paolo, Sant’Isidoro e Maria Bambina sono alcune, mentre la festa mondana per eccellenza è il Carnevale Tempiese nel quale il divertimento raggiunge il suo apice.
Al visitatore non resta che scoprire il passato e il presente di questa città dove la severità del granito è levigata dall’ospitalità dei tempiesi.