Presentata nel corso di una conferenza stampa la Stagione di Prosa e Danza 2016-17 firmata CeDAC che andrà in scena al Teatro del Carmine di Tempio, con il patrocinio e il sostegno del Comune di Tempio Pausania. Tra l’ironia della commedia e le inquietudini del contemporaneo saranno otto i titoli in cartellone – da dicembre ad aprile – tra capolavori del Novecento come il beckettiano “Giorni Felici”, divertenti pièces di Eduardo De Filippo e Aldo Nicolaj e un omaggio a Dario Fo, trasposizioni letterarie e giochi di specchi fra teatro e cinema.

Tra i protagonisti Paola Quattrini e Selvaggia Quattrini, dirette da Stefano Artissunch nella mise en scène – per la prima volta in Italia – di “Camera con vista”, il celebre romanzo di Edward Morgan Forster (da cui è stato il film di James Ivory – vincitore di tre Premi Oscar) e Gianfelice Imparato con Caterina Rosi nell’irresistibile “Non ti pago” di Eduardo De Filippo – ultima regia di Luca De Filippo.

Un’intensa Nicoletta Braschi – musa di Roberto Benigni ne “La vita è bella” e tanti altri films – è la protagonista, con Andrea Renzi (che firma anche la regia) di “Giorni Felici” di Samuel Beckett mentre Ture Magro, Barbara Mazzi e Beppe Rosso (sua anche la regia) interpretano “Piccola società disoccupata” di Rémi De Vos e l’istrionico Ugo Dighero porta in scena la sua versione (applaudita dall’autore) del “Mistero Buffo” di Dario Fo.

S’intitola “Era la nona?” la commedia in noir di Spazio T, tratta da “Non era la quinta, era la nona” di Aldo Nicolaj – con drammaturgia e regia di Chiara Murru, in scena con Maurizio Pulina e Antonio Luvinetti; racconta il pulsare della vita tra le risonanze e gli echi di una proustiana “stanza della memoria” la danza arcana di “Aure” con drammaturgia e regia di Alessandro Serra.

Il dialogo fra uomo e natura ispira invece le visionarie coreografie di “Indaco” di RBR DanceCompany – da “Pale Blue Dot: A Vision of the Human Future in Space” di Carl Sagan – con regia di Cristiano Fagioli e Gianluca Giangi Magnoni.

Il sipario si aprirà – sabato 10 dicembre alle 21 – sull’affascinante “Camera con vista”, trasposizione teatrale del romanzo di Edward Morgan Forster (portato sul grande schermo da James Ivory – con grande successo e ben tre Premi Oscar) con traduzione e adattamento di Antonia Brancati e Enrico Luttmann e regia di Stefano Artissunch. Sotto i riflettori Paola Quattrini e Selvaggia Quattrini, accanto allo stesso Artissunch, con la partecipazione straordinaria di Evelina Nazzari e un affiatato cast, per una pièce che mette l’accento sul contrasto tra la rigida morale borghese e l’entusiasmo della giovinezza. Un gioco di chiaroscuri per raccontare le inquietudini e i dubbi dei personaggi e l’ipocrisia delle convenzioni nell’Inghilterra vittoriana.

Sarà poi la volta – martedì 17 gennaio alle 21 – di “Non ti pago”, fortunata commedia di Eduardo De Filippo incentrata sulla mistica dei numeri e sul gioco del lotto, per un colorito affresco di varia umanità: in scena Gianfelice Imparato e Carolina Rosi con Nicola Di Pinto, Massimo De Matteo e una numerosa compagnia, per la regia di Luca De Filippo. Il protagonista, Ferdinando Quagliuolo, erede di un banco del lotto e accanito giocatore a dispetto della sorte avversa, vive in una dimensione tra sogno e realtà, fino a rifiutarsi di pagare una vincita con assurdi pretesti, tanto vittima della sua ossessione da non accorgersi di quello che accade intorno a lui e nella sua stessa famiglia…

Un surreale triangolo per “Era la nona?” – da “Non era la quinta, era la nona” di Aldo Nicolaj– venerdì 10 febbraio alle 21 – nella mise en scène di Spazio T, con Chiara Murru (che firma anche drammaturgia e regia) Maurizio Pulina e Antonio Luvinetti: una donna dal temperamento imperioso e possessivo riesce a dominare l’esistenza di due uomini, con esiti catastrofici. Se in un caso arriva a mettere in atto una sorta di persecuzione, con un preciso scopo, la sua determinazione e aggressività si scontrano con l’imperturbabilità del marito, forse l’unico capace di resisterle e di sopportarne intemperanze e stravaganze… in un pericoloso crescendo con finale a sorpresa.

Tra i capolavori del Novecento, “Giorni Felici” di Samuel Beckett – domenica 19 febbraio alle 21 – in una visione apocalittica racconta l’incomunicabilità e la solitudine nella vita di coppia – ai confini della follia: Nicoletta Braschi (musa di Roberto Benigni e icona di tanti suoi films) interpreta Winnie, una creatura fragile e feroce, una donna amareggiata e ferita ma salda nei suoi principi. Un’intensa prova d’attrice per un monologo che è in realtà il dialogo (in)interrotto con il silenzioso Willie, il marito (Andrea Renzi, che ha curato anche la regia): un fiume di parole, un flusso di coscienza in bilico fra il riso e il pianto, fra «candore e dolorosa consapevolezza».

S’ispira a Marcel Proust e alle atmosfere del suo romanzo “Alla ricerca del tempo perduto”, il visionario “Aure” di Alessandro Serra – sabato 11 marzo alle 21 – con Daria Menichetti, Chiara Nichelini e Francesco Pennacchia: una pièce fra teatro e danza, per un viaggio dentro una “stanza della memoria” abitata da figure dell’immaginario e segrete risonanze tra vita e sogno. Una camera oscura in cui improvvisamente si rivelano frammenti di storie, squarci di possibili realtà, dove gli oggetti si animano e i corpi mostrano, senza mostrarsi, attraverso gesti densi di significato, la verità nascosta in un quadro, in una sinfonia perfetta di suoni e rumori, e luci arcane.

Strategie di sopravvivenza e astuzie crudeli per la “Piccola Società Disoccupata” di Rémi De Vos – martedì 28 marzo alle 21 – con la regia di Beppe Rosso, anche protagonista sulla scena accanto a Ture Magro e Barbara Mazzi. Conflitti generazionali e insostenibilità di un’esistenza sempre più difficile e complicata senza certezze né prospettive, in un «calembour di situazioni che toccano quasi tutti i ruoli che attualmente offre il mercato del lavoro: il precario, il disoccupato, il freelance, l’occupato a tempo indeterminato o l’occupato in via di licenziamento». Una guerra di tutti contro tutti, una lotta feroce per trovare, e conservare, l’agognato posto di lavoro. .

Nel segno di Tersicore con “Indaco” di RBR DanceCompany – mercoledì 19 aprile alle 21 – con regia di Cristiano Fagioli e Gianluca Giangi Magnoni e coreografie di Cristiano Fagioli, Alessandra Odoardi, Ylenia Mendolicchio, Leonardo Cusinato, Daniel Ruzza: un appassionato racconto per quadri, ispirato all’opera di Carl Sagan “Pale Blue Dot: A Vision of the Human Future in Space”. Focus su temi universali – dal rapporto tra l’uomo e il suo ambiente al senso di identità, al legame con le proprie radici e la memoria collettiva – per uno spettacolo intrigante, una raffinata partitura di corpi in movimento con suggestivi effetti di luce.

Suggellerà la Stagione di Prosa e Danza 2016-17 a Tempio Pausania – domenica 23 aprile alle 21 – il “Mistero Buffo” di Dario Fo nella versione di Ugo Dighero tra citazioni dei Vangeli apocrifi e fantasiose affabulazioni nello stile di una moderna “giullarata”. Un omaggio all’attore e drammaturgo Premio Nobel per una performance virtuosistica, una narrazione teatrale in cui l’interprete evoca di volta in volta i vari personaggi e disegna paesaggi e atmosfere, in una chiave colta e popolare insieme, tra ironia e pathos, leggerezza e poesia. Miracoli e favole antiche – e un po’ maliziose – e una lingua inventata, una sorta di esperanto in cui la grammatica dei gesti si mescola alle parole, per un’opera coinvolgente dal sapore medioevale ma di stringente attualità.

La Stagione di Prosa e Danza 2016-2017 al Teatro del Carmine di Tempio Pausania è organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare della Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiBACT/ Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Sardegna e del Comune di Tempio Pausania, con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna e con l’importante supporto di Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio da e per l’Isola.

INFO & PREZZI

Abbonamenti a 8 spettacoli:

Platea intero e Galleria centrale: 100 euro

Platea ridotto e Galleria laterale: 80 euro

Loggione: 55 euro

Biglietti

Platea intero e Galleria centrale: 15 euro

Platea ridotto e Galleria laterale: 13 euro

Loggione: 6 euro

info e prenotazioni: tel. 079.630377 – cell. 388.3503817
email: teatrodelcarmine@hotmail.com

CONTATTI

per l’Ufficio Stampa del CeDAC/ Sardegna:

Anna Brotzu – cell. 328.6923069 – cedac.uffstampa@gmail.com